Abbiamo fatto una bella festa, quest'estate. C'era tanta gente,hanno mangiato, bevuto e ballato, giocato e cavalcato. Hanno pagato volentieri sapendo che quei soldi finivano tutti in Africa. Abbiamo fatto i mercatini (e chi c'è, c'è...): banchetti colorati, ricchi, belli di maschere e statuine, portachiavi ed anelli. Anche qui la gente è venuta ha visto e comprato volentieri per lo stesso motivo. Poi abbiamo fatto dei bei depliants, con belle foto e le spiegazioni di tutte le attività e i progetti. Alla fine abbiamo anche fatto il blog, con le foto e gli articoletti, come questo.L'unico rischio è che tutto questo sia un fine e non un mezzo.
Quello che conta davvero, l'unica cosa che conta davvero è sapere che ad oggi a M'Bonuà e ad Akoupè, in Costa d'Avorio, ci sono dei bambini che possono andare a scuola con il loro grembiulino, coi loro libri, con le loro maestre, con almeno un pasto al giorno tutti i giorni. Questo è il fine, questo è quello che conta. Tutto il resto sono parole. Sono parole utili, importanti, servono eccome, ma non sono niente se poi dietro non c'è il sorriso di un bambino.Bisogna ricordarselo sempre.
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