martedì 16 ottobre 2007

Conoscersi, condividere, costruire


Quando l’Associazione si muove in pubblico, sia per un mercatino che per una semplice presentazione, ci tiene a portarsi appresso alcuni tabelloni su cui sono applicate delle fotografie. Queste rappresentano scene di vita quotidiana in Costa d’Avorio, ci sono alcuni volontari che lavorano, ci sono i bambini, ci sono le piante e i paesaggi di quel bellissimo posto.
Chi è stato in Africa cerca di spiegare, di illustrare con l’aiuto di questi tabelloni, cos’è e com’è fatto questo posto, che gente ci vive, quali le loro consuetudini. Si è cercato di fare una descrizione verosimile del territorio, non una cartolina per turisti: non c’è solo il bello e non c’è solo il brutto (quel poco). Ci sono bambini che sorridono, ci sono persone che lavorano alla costruzione della scuola (Plodiesi e Ivoriani insieme…), le piantagioni di banane, il legname pregiato, ma anche le povere case, la polvere, il bisogno stesso di pace che si legge in molti occhi.

Alla base della collaborazione c’è la condivisione, allora abbiamo pensato di fare un tabellone da portare nella scuola quasi finita, quella di M’Bonuà, con tante foto per spiegare per bene chi siamo, cosa facciamo, in che posti abitiamo. Ci saranno dei bei paesaggi del paese di Plodio e dei comuni della Val Bormida, i boschi e i bricchi. Ma anche le fabbriche, il traffico, gli scorci non proprio belli. Ci saranno i membri del direttivo mentre fanno il loro lavoro di ogni giorno: muratore, cuoca, contadino, operaio, parrucchiera, impiegata, allevatore. Quelli del direttivo che andranno a M’Bonuà potranno spiegare, con l’aiuto delle foto, chi siamo e come viviamo.

Condividere, come si condivide quello che si mangia, da persone civili: in Sardegna si dice: “Nel pane diviso si siede l’angelo”.

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