giovedì 25 giugno 2009

Oh che bella festa!!!


Sabato hanno cantato i Discoinferno, e tutti quelli che hanno collaborato hanno sfamato e dissetato un sacco di gente.
Domenica sono arrivate le auto storiche,gli amici del Vintage Motors Savona, le ragazze del torneo di calcio, il padre missionario con altri due parroci africani per la messa sotto la tenda, con i cori e le percussioni da altri amici della Costa d'Avorio.

Poi a pranzo i volontari hanno sfamato e dissetato un sacco di gente.
E' comparso un chioschetto di pesci alla brace, alla moda africana, con le salse dolci e piccanti.
Poi nel pomeriggio è saltato fuori il gelato equo e sostenibile.
Poi le percussioni di Danyama, Hado Ima, alla fine hanno suonato gli occitani Lhi Jarris.

E c'erano gli stand dove imparare qualcosa sull'associazione, sull'Africa, sulla Costa d'Avorio, sui nostri e vostri bambini.
E c'era un mercatino con i prodotti dell'artigianato africano.

E poi c'erano (un po' nascoste, come si fa con le cose preziose) Suzanne e tutte le sue amiche (di cui purtroppo non ricordo il nome): delle vere perle arrivate dal Piemonte, ancor prima proprio dalla Costa d'Avorio.
Hanno cucinato le specialità ivoriane, la gente ha gradito davvero quelle novità saporite.

Ecco: abbiamo gettato le fondamenta di un ponte nuovo, abbiamo cominciato a unire le sponde di un fiume. Il fiume si chiama pregiudizio, ignoranza, menefreghismo, alterigia, egoismo. Le sponde si chiamano Val Bormida e Costa d'Avorio.
I mattoni di queste fondamenta si chiamano per nome: sono talmente tanti che non si possono scrivere tutti. Eccone qualcuno: Suzanne (e le sue bellissime e bravissime amiche), Patrizia, Carla, Dino, Sebastien, Osvaldo, Maria Grazia, Thomas, Paolo, Antonella, Roberta, Giovanni, Germana, Antonio, Daniela, Martha, Angela, Claudio, Enrica, Marco.
E il cemento si chiama Luca.