sabato 22 novembre 2008

Che fare?


Sappiamo cos’è l’AIDS? Sappiamo come si trasmette? Ce ne siamo dimenticati? Allora rinfreschiamo rapidamente la memoria: l’AIDS si trasmette attraverso i liquidi biologici, come dire che i mezzi di trasmissione principali sono tre: rapporto sessuale, trasfusione di sangue o tatuaggi e piercing eseguita con materiali infetti, oppure durante la gravidanza o l’allattamento.

Se una persona sa di essere sieropositivo deve prendere dei provvedimenti, deve essere responsabile, verso il coniuge, il partner, i figli presenti e quelli desiderati.

Il primo passo è quindi quello dell’accertamento, dell’esame della sieropositività. Cosa che si può fare presso delle strutture ospedaliere.

Nell`anno 2007 la prevalenza dell`HIV in Costa d`Avorio, nella popolazione di età compresa tra i 15 e i 45 anni, si è attestata tra il 3,2 e il 4,5% (il tasso più alto in Africa occidentale assieme al Camerun e al Gabon), mentre in Botswana, Lesotho e Swaziland tale percentuale ha superato addirittura la soglia del 20%. Sempre nello stesso anno la prevalenza dell`infezione tra le donne gravide ha raggiunto l`8% in Costa d`Avorio.

Il prezzo più alto lo pagano le donne, spesso vittime di violenza, e i bambini appena nati, vittime inconsapevoli, a cui la madre inconsapevolmente passa la malattia durante la gravidanza o durante l’allattamento.

Ecco un altro fronte, un’altra battaglia di cui cominciare a parlare.

Il male è tanto al mondo, non dobbiamo mai abbassare la guardia, non dobbiamo mai smettere di pensare a quel che si può fare.

domenica 9 novembre 2008

A Cengio! Che spettacolo gli Alpini!!


Siamo stati invitati ad un concerto di cori alpini a Cengio. Organizzava tutto il locale gurppo ANA. Presenti il coro "Penne Nere" Val Bormida e il coro "Monte Greppino" di Savona. Hanno partecipato gli alunni delle scuole primarie e secondarie con letture di poesie scritte da loro, altre letture di brani noti e meno noti.
Ci hanno invitato a salire sul palco per spiegare cosa fa la nostra associazione e poi, alla fine del concerto, ci hanno consegnato una busta con l'incasso della serata. Da sottolineare che anche i due cori si sono prestati del tutto gratuitamente alla serata.
Che dire?
Grazie, grazie, grazie.

Grazie agli Alpini, solidali e sensati come sempre; grazie a tutti gli amici di Cengio, speciali come sempre; grazie al consiglio comunale ragazzi, speciali come altri non ce n'è; grazie agli amministratori, agli insegnanti, ai cengesi...
Grazie!

sabato 1 novembre 2008

Sebastien, Martha e Thomas


Sono arrivati, finalmente. Eppure son già ripartiti, in un attimo. Sono stati prima a Terra Madre, poi li abbiamo portati a Plodio, poi li abbiamo fatti scorrazzare per i paesi della Valle Bormida e delle Langhe. Tutte le sere una presentazione. Nei rari scampoli di tempo liberi hanno lavorato con noi sui materiali dell'associazione per riordinare, correggere, progettare, proporre, rivedere, predisporre per ogni tutore da incontrare la letterina del bambino e la sua foto.
Abbiamo mangiato insieme, allo stesso tavolo. E questo è un gesto antico: il movimento che fa il padrone di casa quando porge all'ospite il piatto, il pane e il vino, con la gioia della condivisione.
Loro hanno accettato gli spostamenti rapidi, le visite, il lavoro condiviso. Hanno accettato l'offerta del padrone di casa, sperando di poterla presto contraccambiare.
Quando mangi con una persona, quando dividi la pietanza, per semplice che sia, compi un atto sacro che ti lega. Loro... Noi... Sono diventati pronomi utili come un pezzo di carta straccia. Gli uomini dell'associazione hanno mangiato e bevuto insieme, hanno condiviso un pezzo di strada, continueranno a costruire: scuole in Costa d'Avorio e Consapevolezza dell'Africa in Valle Bormida.
E poi, si dice: è nel pane diviso che si siede l'angelo.
E sapevamo benissimo di avere un angelo seduto con noi...

sabato 11 ottobre 2008

Senza parole..


“Dio di Misericordia / Il tuo bel paradiso / L’hai fatto soprattutto / Per chi non ha sorriso / Per quelli che han vissuto / Con la coscienza pura / L’inferno esiste solo / Per chi ne ha paura”
F. De Andrè, “Preghiera in gennaio”.

Accade a volte che ci si occupi di questioni legati ai poveri, agli ultimi, ai diseredati, non sentendo più il dolore immane che ci dovrebbe colpire.
Accade, poiché questo lavoro di volontariato è fatto con genuina passione da tutti coloro che s’impegnano, ognuno secondo le sue possibilità, le sue attitudini, il suo tempo libero, per fare qualcosa per alleviare appena qualche voce di questo dolore immenso.

Eppure ci capita di essere felici, di essere gioiosi. E lo sappiamo che, rispetto ai problemi che ci sono, non diciamo in Africa, neppure in Costa d’Avorio, diciamo anche sono in un singolo villaggio, non si è ancora risolto niente. Siamo per strada, questo si. Le cose cominciano a funzionare, molti bambini vanno a scuola, alcune maestre portano a casa uno stipendio, alcuni genitori vedono i loro bimbi imparare a tenere in mano un gessetto, a stare seduti ad un banco, a disegnare. Altri hanno avuto occhiali, apparecchi acustici, operazioni chirurgiche.

E comunque noi tutti dell’associazione non possiamo che essere contenti, gioiosi, soddisfatti per una notizia arrivata da pochi giorni, è ufficiale, possiamo dirlo: vengono a trovarci i nostri tre referenti ivoriani: Martha, Sebastien e Thomas.

L’associazione non avrebbe mai potuto pensare di pagare loro il biglietto, sarebbe contro ai nostri stessi principi: non si possono chiedere fondi per una cosa del genere, così come i volontari che vanno in Africa si pagano viaggio e permanenza.

Fortunatamente i nostri 3 amici sono parte di una comunità che produce e trasforma la manioca, una comunità formata da contadini, trasformatori e commercianti: uomini e donne, lavoratori e lavoratrici. Verranno, seguiranno i lavori del convegno internazionale di “Terra Madre” a Torino e poi verranno a trovarci a Plodio. Abbiamo un sacco di cose da mostrare a loro. Dal 27 al 30 ottobre saremo impegnatissimi per far loro visitare un sacco di posti e conoscere un sacco di gente: tutori dei bambini, le autorità (ci sarà Bertolotto a far gli onori di casa mercoledì 29, con l’assessore regionale Boffa), il 30 incontreranno il consiglio comunale dei ragazzi di Cengio. Vorremmo fargli assaggiare le caldarroste e poi… E poi un sacco di cose che non so proprio come faremo noi a metterle in pratica e loro a resistere…

Però siamo felici, cosa volete farci? È così, occuparsi degli altri dà delle grandissime soddisfazioni.
Altro che giocare in borsa!!!
Cosa aspettate a venirci ad aiutare?

lunedì 7 luglio 2008

A pensarci bene...



Ci siamo rivisti, noi tutti dell’associazione, dopo la festa, per tirare un po’ i conti. Certo, abbiamo fatto poca pubblicità alle nostre attività, ai nostri progetti. Certo che se il clima ci avesse aiutato… Certo non abbiamo organizzato un campo da destinare a parcheggio, anche lontano dal concerto, con un bus-navetta che accompagnasse i visitatori sulla festa… Certo, se avessimo fatto i comunicati stampa il giorno giusto magari ci avrebbero messo bene in evidenza sugli appuntamenti di tutta la provincia nei maggiori quotidiani (GRAZIE al Corriere di Cairo e Valbormida, ma grazie di cuore!).
Insomma: a tutti sono venuti in mente cento e una critica, cose che potevano andare meglio, particolar che si potevano migliorare.
Poi, a un certo punto, ci è venuta in mente questa faccia, questa faccia qui della foto, proprio questa. È una bella faccia, vero? Di questa festa lei non saprà mai nulla, forse saprà poco anche di Plodio, o dell’associazione. Noi, invece, sappiamo con certezza di lei una cosa importante: potrà andare alla scuola materna perché c’è l’Associazione e fino a oggi ha lavorato egregiamente (merito di tutti, direttivo e amici), e domani (magari anche dopodomani) se ne avrà bisogno potrà farsi medicare una ferita, prendere una pastiglia, fare una visita, addirittura curarsi, proprio perché la festa c’è stata e ha dato i suoi frutti. Ecco infine l’unica cosa seria da ricordare. Il resto sono cose a cui pensare per la festa del prossimo anno.
Adesso, e per poco tempo, due o tre giorni al massimo, è il momento per la Nostra Associazione di godersi i piccoli, genuini, desiderati risultati.
E da domani: palla lunga e pedalare, che lavoro da fare ce n’è…

giovedì 26 giugno 2008

Giovani d'oggi...


“I giovani d’oggi non hanno più valori”. “I giovani adesso pensano solo più ai beni materiali”. “Nessuno pensa ad insegnare l’educazione ai giovani”. “I ragazzini delle scuole pensano solo a combinare guai”.
Tutte queste affermazioni sono state percepite durante le chiacchiere da bar, durante i dopocena annoiati in cui mancano gli argomenti di conversazione.
Si basano sulle poche informazioni, sulle poche immagini che alcuni telegiornali e alcuni giornali amplificano. In conseguenza di queste immagini viziate dalla urgente morbosità di alcuni giornalisti si ottiene che molta gente coltivi il pregiudizio, volta a volta verso i giovani, o altre categorie umane.

Noi dell’associazione abbiamo motivo di credere che non sia così come vogliono certi giornali. Tempo fa abbiamo varato il progetto “Adotta una maestra” con cui ci proponevamo di costruire un punto di contatto e di scambio tra gli allievi delle scuole primarie e una nostra maestra di scuola materna del villaggio di Mbonuà.
Quest’anno abbiamo iniziato dalle scuole di Cengio, soprattutto dal Consiglio Comunale dei Ragazzi di Cengio. Abbiamo avuto un incontro nel quale hanno ascoltato quel che avevamo da dire, hanno fatto domande, hanno ragionato in classe con le loro preziose insegnanti, hanno deciso di fare qualcosa per collaborare con l’associazione.
Pochi giorni fa siamo stati chiamati a ricevere dalle mani del Consiglio Comunale dei Ragazzi di Cengio una somma considerevole, ottenuta con attività extrascolastiche, in piena autonomia e con piena coscienza. Hanno proseguito una adozione internazionale e hanno adottato pure un cane abbandonato del Canile di Cairo.
Tutto questo, dicevo, non fatto per sbaglio o per gioco, o perché qualche insegnante o genitore li ha obbligati, ma perché l’hanno voluto, progettato, pensato, fatto loro stessi, parlandone e decidendo di conseguenza, prendendosi delle responsabilità che talvolta noi adulti non sappiamo prenderci.

Il prossimo che vuol parlare male dei giovani d’oggi lo vada a dire direttamente in faccia ai fantastici Ragazzi del Consiglio Comunale dei Ragazzi di Cengio.

Bravi ragazzi, siete fortissimi!! Continuate così!

sabato 21 giugno 2008

"Luca è con noi" VI edizione, è fatta!


Anche la VI edizione dell’annuale festa della nostra Associazione è passata. A nome del direttivo: grazie a tutti quelli che si sono dati da fare, a tutte le istituzioni, associazioni, commercianti, imprese private, semplici amici che hanno partecipato con il contributo che ritenevano più opportuno. Grazie.
Non abbiamo ancora i conti definitivi in mano ma possiamo ben sperare che per il progetto dell’infermeria si possa pensare a solide fondamenta (e non solo a quelle…).
La gente è venuta a seguire il concerto dei Lou Dalfin, molti hanno mangiato il bue allo spiedo. Tanta gente anche il giorno dopo, per il torneo di calcio femminile, i cavalli, la premiazione del concorso dei temi con il mago Omar.
Adesso pensiamo ai prossimi mesi, alle cose da fare, agli impegni. Ci sono i mercatini, ci sarà una visita a lungo progettata di alcuni nostri amici di cui vi parleremo più avanti, ci saranno altre manifestazioni.
E poi ci sarà una nuova edizione della festa, la VII.
Noi amici e soci del direttivo dell’associazione “Luca è con noi” siamo tutti felici del lavoro fatto, delle azioni che si potranno intraprendere. E siamo grati a Carla e Dino perché ci hanno dato questa possibilità.
Permettetemi infine di dire un semplice: ciao Patty! Torna presto!!

sabato 7 giugno 2008

l'attualità del razzismo


Riceviamo un documento che ci pare importante da far circolare il più possibile.

”Siamo persone - storici, giuristi, antropologi, sociologi, filosofi, operatori
culturali- che da tempo si occupano di razzismo. Il nostro vissuto, i nostri
studi e la nostra esperienza professionale ci hanno condotto ad analizzare i
processi di diffusione del pregiudizio razzista e i meccanismi di attivazione
del razzismo di massa. Per questo destano in noi vive preoccupazioni gli
avvenimenti di questi giorni - le aggressioni agli insediamenti rom, le
deportazioni, i roghi degenerati in veri e propri pogrom - e le gravi misure
preannunciate dal governo col pretesto di rispondere alla domanda di sicurezza
posta da una parte della cittadinanza. Avvertiamo il pericolo che possa
accadere qualcosa di terribile: qualcosa di nuovo ma non di inedito.

La violenza razzista non nasce oggi in Italia. Come nel resto dell'Europa, essa
è stata, tra Otto e Novecento, un corollario della modernizzazione del Paese.
Negli ultimi decenni è stata alimentata dagli effetti sociali della
globalizzazione, a cominciare dall'incremento dei flussi migratori e dalle
conseguenze degli enormi differenziali salariali. Con ogni probabilità, nel
corso di questi venti anni è stata sottovalutata la gravità di taluni fenomeni.
Nonostante ripetuti allarmi, è stato banalizzato il diffondersi di mitologie
neo-etniche e si è voluto ignorare il ritorno di ideologie razziste di chiara
matrice nazifascista. Ma oggi si rischia un salto di qualità nella misura in
cui tendono a saltare i dispositivi di interdizione che hanno sin qui impedito
il riaffermarsi di un senso comune razzista e di pratiche razziste di massa.

Gli avvenimenti di questi giorni, spesso amplificati e distorti dalla stampa,
rischiano di riabilitare il razzismo come reazione legittima a comportamenti
devianti e a minacce reali o presunte. Ma qualora nell'immaginario collettivo
il razzismo cessasse di apparire una pratica censurabile per assumere i
connotati di un «nuovo diritto», allora davvero varcheremmo una soglia
cruciale, al di là della quale potrebbero innescarsi processi non più
governabili.

Vorremmo che questo allarme venisse raccolto da tutti, a cominciare dalle più
alte cariche dello Stato, dagli amministratori locali, dagli insegnanti e dagli
operatori dell'informazione. Non ci interessa in questa sede la polemica
politica. Il pericolo ci appare troppo grave, tale da porre a repentaglio le
fondamenta stesse della convivenza civile, come già accadde nel secolo scorso -
e anche allora i rom furono tra le vittime designate della violenza razzista.
Mai come in questi giorni ci è apparso chiaro come avesse ragione Primo Levi
nel paventare la possibilità che quell'atroce passato tornasse.

Le adesioni possono essere inviate a: razzismodimassa@gmail.com

29 maggio 2008”

sabato 31 maggio 2008

Incontro con le scuole


Mercoledì 21 maggio l’Associazione ha incontrato gli alunni delle classi V elementare, I e II media delle scuole di Cengio. Il comune ha messo a disposizione la sala consiliare. Abbiamo mostrato il filmato realizzato dai volontari nell’ultimo viaggio in Africa, abbiamo parlato, chiaccherato amabilmente a lungo con loro. I ragazzi sono stati attentissimi, svegli, curiosi. Avevano le loro belle domande da fare, sul perché e sul percome: sono tutti ragazzi fantastici.
Molti di loro fanno parte del Consiglio Comunale dei Ragazzi, una vera istituzione che si pone problemi e cerca di dare risposte alle questioni che vengono fuori dagli incontri, dalle proposte degli insegnanti o da quelle di associazioni come la nostra.
Abbiamo spiegato che non si può vedere l’Africa solo e sempre attraverso i luoghi comuni: fame, povertà, miseria, malattie e guerra.
L’Africa produce arte, letteratura, musica. I bambini di cui ci occupiamo hanno tanti problemi, ma sono anche bambini felici: ridono, giocano e sono curiosi e svegli. La fame non è un problema: al massimo lo è non potersi permettere certi cibi, come la carne fresca o altri tipi di proteine. Non è un problema non potersi comprare un videogioco o una bicicletta, perché il gioco se lo costruiscono e fanno a meno della bici. Il problema è, ad esempio, subire una malattia, perché ci sono pochi medici e costano cari. Il problema è quello di raccogliere i soldi sufficienti per potersi iscrivere ad una scuola, comprare libri, quaderni e penne.
Perché senza scuola si rimane nell’ignoranza, e se si è ignoranti si fa presto a diventare vittime. Allora per costruirsi un futuro ci vogliono le scuole.

Il Consiglio Comunale dei Ragazzi, le classi incontrate e le loro bravissime insegnanti, mi hanno detto che cominceranno presto a preparare lettere e disegni da mandare ai loro nuovi amici ivoriani. L’Associazione si farà tramite e garante di questa corrispondenza, in modo che nasca per davvero un piccolo ponte, un contatto tra amici lontani, perché sia più facile capirci ed aiutarci a vicenda.

martedì 13 maggio 2008

14 e 15 GIUGNO: due giorni di festa!!!!



Il 14, l'abbiamo già detto: bue allo spiedo e concerto dei LOU DALFIN

Il 15 la prima edizione del "Valbormida School Party"

Suonano tutti quelli che vedete nel volantino qui allegato che, gentilmente, stamperete e diffonderete!!

A presto!!!

lunedì 21 aprile 2008

Ultime notizie...



Leggiamo su internet le ultime notizie:
La Fao, presentando il rapporto trimestrale di previsione della produzione di cereali nella persona di Jaques Diouf, il direttore generale della Fao ha affermato:
Anche se l’offerta di cereali aumenterà, i prezzi non caleranno, la domanda di cereali è in aumento e le scorte al minimo. Occorre prendere decisioni ad alto livello politico, con capi di Stato e di governo.
L’aumento dei prezzi è dovuto alla domanda sempre crescente e al progressivo esaurimento delle scorte. Nel 2007 il prezzo del riso ha registrato l’aumento maggiore. Alla fine di marzo i prezzi del grano e del riso erano circa il doppio rispetto all’anno precedente, mentre quelli del mais erano aumentati di oltre un terzo. La Fao denuncia scontri in diversi Paesi, come Egitto, Camerun, Costa d’Avorio, Senegal, a causa dei forti aumenti dei prezzi del pane, dei prodotti a base di mais, del latte, dell’olio, della soia e di altri prodotti alimentari di base, nonostante le misure di controllo dei prezzi prese dai governo locali. Inoltre la riduzione della terra coltivabile e dell’acqua per l’irrigazione a causa dell’industrializzazione e dell’urbanizzazione, la domanda in crescita di carne e formaggio da parte delle classi medie urbane dell’Asia (che porta alla riduzione delle coltivazioni di riso), i danni ai raccolti provocati da inondazioni in Indonesia e Bangladesh e dal gelo in Cina e Vietnam.
"Stiamo consumando più di quello che stiamo producendo" ha detto alla Bbc l’economista agricolo dell’Irri Sushil Pandey. Le scorte mondiali di cereali, secondo l’Organizzazione Onu per l’agricoltura e l’alimentazione, dovrebbero perdere ancora il 5% entro la fine dell’anno, raggiungendo nel 2007-2008 i 405 milioni di tonnellate, il volume minore degli ultimi venticinque anni e ben 21 milioni di tonnellate in meno rispetto al livello già assai ridotto dell’anno precedente.

La fame è un problema del mondo, non solo di uno stato africano, asiatico o sudamericano. Prima di tutto perché non è giusto che oggi, a questo mondo, qualcuno abbia fame, e in secondo luogo perché chi ha fame cerca di togliersela, perché la fame, prima di rendere esanimi, causa la perdita della dignità degli uomini e delle donne. E non è un bel mondo.

martedì 15 aprile 2008

Torna la fame...

4 morti ad Haiti, proteste nella Costa d'avorio, 40 morti in Cameroun, manifestazioni in Mauritania, Mozambico e Senegal. Scontri di piazza, ribellioni. Nel sud del mondo si affaccia il mostro mai sopito della fame.
Dicono che la responsabilità è da cercare nella coltura di cereali al fine di estrarne dei biocarburanti. 100 milioni di tonnellate sono usati ogni anno per questo fine. Inevitabile che il prezzo cresca e che si leghi sempre più al pertrolio. Le colture di cereali sono concentrate in USA, Canada, Brasile e Argentina. Le aziende specializzate nella produzione delle semenze non sviluppano semi adatti ad essere coltivati in Africa: è poco redditizio.
A ogni aumento dell’1% dei prezzi delle derrate alimentari di base, 16 milioni di persone finiscono alla fame.

Conclusione: sarà ogni giorno più difficile realizzare i nostri progetti (e non per questo ci tireremo indietro… Anzi!). C’è anche chi dice che tutta questa gente affamata non resterà con le mani in mano. Non resteranno a morire nel loro paese, proveranno a vivere, a emigrare, internamente ed esternamente all’Africa.
E se dietro di te c’è solo la fame non hai niente da perdere.

Cosa si può fare? Cosa possiamo fare?

ULTIMA NOTIZIA: il 30 novembre prossimo venturo elezioni democratiche in C. d’A. per l’elezione del nuovo presidente. Che tutti siano illuminati nella loro ragione e nel loro sentimento.

venerdì 4 aprile 2008

Fai un tema!!

BANDO DI CONCORSO

DELL’ASSOCIAZIONE “LUCA È CON NOI” ONLUS RIVOLTO
AGLI ALLIEVI DELLE SCUOLE PRIMARIE



REGOLAMENTO

1) Si indice un concorso per gli alunni delle scuole elementari e medie.
2) L’elaborato oggetto del concorso sarà lo svolgimento di un tema o la realizzazione di un disegno (riservato alle classi I e II elementare).
3) La giuria, formata da personalità del mondo della cultura, dell’arte, della scuola, individuerà gli elaborati maggiormente meritevoli dei premi scegliendo in maniera anonima tra tutti gli elaborati pervenuti.
4) Gli elaborati dovranno pervenire in busta chiusa sigillata entro e non oltre il 20 maggio 2008 all’indirizzo: “Luca è con noi” ONLUS, Concorso temi (o Concorso disegni), Via Piani 26, Plodio (SV).
5) La busta contenente il tema dovrà contenere 3 copie dell’elaborato (sono valide le fotocopie) e una busta più piccola, sigillata, contenente i dati anagrafici, il recapito del partecipante, classe e scuola di appartenenza, una dichiarazione firmata dai genitori circa il trattamento dei dati personali (legge sulla “Privacy”) come il modulo allegato a questo bando. Importante: sul foglio dell’elaborato non deve comparire nessun nome, numero, disegno o simbolo identificativo in modo da restare anonimo.
6) La busta con il disegno (non firmato) può pervenire in una sola copia sempre in allegato con un’altra busta, sigillata, contenente i dati del bimbo e la liberatoria della “Privacy”.
7) Non è prevista nessuna tassa di lettura, nessuna quota d’iscrizione.
8) La premiazione pubblica avverà domenica 15 giugno alle ore 15,00 durante l’annuale festa “Luca è con noi” a Plodio (SV).
9) Gli elaborati rimarranno di proprietà dell’associazione che deciderà se farne una pubblicazione.
10) La valutazione della giuria sarà insindacabile.
11) Saranno previsti premi suddivisi per classi scolastiche frequentate. Categorie: a) 1° e 2° elementare (disegno). b) 3°, 4° e 5° classe elementare (tema) c) 1°, 2° e 3° media (tema). Per ogni categoria sarà individuato un primo, un secondo e un terzo premio. A tutti gli altri verrà consegnato un attestato di partecipazione.
12) I premi saranno oggetti dell’artigianato africano
13) Il disegno dovrà riguardare i bambini africani, i loro giochi, la loro scuola, il loro paese.
14) Titoli dei temi a scelta:
A)“Il mondo che vorrei: popoli, culture, tradizioni, per un futuro fatto di incontri e scambi”.
B) “Cosa mi piacerebbe sapere della vita quotidiana dei bambini come me, che abitanto in Africa”.
C) “Racconto la mia giornata ad un amico che abita in Africa”.

domenica 30 marzo 2008

Festa a Plodio!!!!

mercoledì 26 marzo 2008

14 e 15 GIUGNO 2008


Grandi novità bollono in pentola per l’annuale festa. Ci sarà un concerto, un gran bel concerto. E faremo da mangiare qualcosa di speciale che adesso non diciamo. Tutto è in fase di organizzazione, tutto è ormai sicuro. Solo una vaga scaramanzia ci impedisce di scrivere proprio tutto quello che abbiamo in animo di fare. Tenetevi in contatto: presto informeremo da queste pagine sul programma particolareggiato. Vedrete: sarà una festa bellissima, la gente potrà divertirsi e noi raccoglieremo fondi per i progetti per l'infanzia della Costa d’Avorio. Libertevi da impegni il 14 e il 15 giugno prossimi…

martedì 4 marzo 2008

Insieme


Un viaggio porta consiglio, anzi, porta un sacco di dubbi, progetti, propositi. Chi ha visto la situazione da vicino dice che per una piccola ferita si rischia di morire, che sono diffuse le micosi, le ‘piccole’ malattie, quelle che si potrebbero curare con poco. Ha notato che ci sono persone che potrebbero fare del bene al proprio villaggio, intraprendendo una attività agricola o artigianale, ma mancano i soldi, anche i piccolissimi capitali che consentirebbero di partire. Hanno visto cooperative di donne che si danno da fare per costruire allevamento di pesci, agricoltori coalizzati per iniziare nuove culture.
In Costa d’Avorio c’è un gran fermento da quando è scoppiata la Pace. Lo si nota nel sorriso dei bambini, nello sguardo delle donne, nella forza degli uomini. È qualcosa di più di una speranza.
In ogni caso in Costa d’Avorio hanno bisogno di una mano. È chiaro che non si tratta di aiutare nel senso di riversare soldi, oggetti, sacchi di farina o di carne surgelata. Un aiuto a questa gente è complesso, soprattutto è un aiuto di collaborazione: è INSIEME che si possono ottenere i risultati, è INSIEME che possiamo rendere le cose migliori, più serene, più gioiose, più pacifiche per quei bambini. Non obbligatoriamente imponendo i nostri modelli.
Questo è un passaggio importante: portare il bene non vuol dire il NOSTRO bene ad ogni costo. Anche perché il nostro concetto di bene ha, talvolta, delle falle: non è detto che serva un auto di lusso o una pelliccia per essere felici. Non è con l’etica dello sballo, delle discoteche, delle pasticche che vorremmo arrivare in Africa. Per questo bisogna partire dal concetto che non c’è una civiltà superiore. Siamo sullo stesso piano, diversi e fratelli. Oggi noi aiutiamo loro perché siamo più fortunati. Non è detto che tra un po’ di tempo non siano loro ad aiutare noi…
In ogni caso, sia nel costruire e gestire le scuole, sia nell’istituire il microcredito, sia nelle borse di studio o negli ambulatori: dobbiamo farlo assieme, di fianco, non davanti a tirare, non dietro a spingere.

venerdì 15 febbraio 2008

Adotta una maestra


Può essere utile per i bambini e per gli insegnanti italiani sapere come vivono la scuola i bambini e le maeste di un villaggio ivoriano. Potrebbe essere molto istruttivo comprendere le differenze, le distanze, le difficoltà, ma anche le prospettive di vita futura, la risposta alla domanda: “Cosa vuoi fare da grande?” Rivolta qui o in quello splendido paese africano.
L’associazione “Luca è con noi” è felice di proporre il progetto “Adotta una maestra”, i soggetti interessati al progetto sono le classi e gli insegnanti delle scuole elementari e medie (qui in Italia) e le classi e le maestre della scuola materna di M’Bonuà (Costa d’Avorio).
Così come è possibile adottare a distanza un bimbo, aiutarlo nel suo percorso formativo e nel caso di necessità diverse, altrettanto si può collaborare al mantenimento della scuola, della sua manutenzione, della giusta remunerazione del corpo insegnante.

Si potranno sviluppare contatti via lettera o via mail, per un proficuo confronto tra la realtà nostra e quella africana di oggi. L’associazione “Luca è con noi” metterà a disposizione gli elementi del direttivo per illustrare l’esperienza diretta del viaggio e permanenza in Costa d’Avorio, e poi ci saranno documenti illustrativi, presentazioni di diapositive e DVD video commentati per capire meglio e immedesimarsi in quella realtà.

Sottoscrivendo un’adozione si contribuisce a responsabilizzare gli studenti e si trova modo per dare un riscontro pratico nella vita reale partendo da una materia, un testo scritto, una lezione (geografia, lingua francese).

Tutto quanto contribuisce a lavorare per la Pace.

Se sei un insegnante della provincia di Savona e sei interessato a questo progetto contatta l’associazione 3478749344 (Carla) oppure 3382875734 (Alessandro).

sabato 9 febbraio 2008

Tornati pieni di progetti


Sono rientrati da pochi giorni i nostri volontari dal loro ultimo viaggio in Costa d’Avorio, paese africano nel quale l’associazione “Luca è con noi” opera già da qualche anno.
La visita era stata decisa per verificare lo stato di avanzamento dei progetti in corso e per rendersi conto di quali altri interventi ci fosse più bisogno sul posto.
Da ottobre del 2007 è entrata in funzione la scuola materna costruita dall’associazione, capace di ospitare fino a 150 bambini, nel villaggio di M’Bonuà. I nostri volontari hanno potuto vedere e valutare l’edificio scolastico da poco terminato, gli arredi e il materiale didattico fornito al villaggio per la scuola, hanno potuto prendere contatto con le maestre e scambiare con loro le informazioni necessarie per migliorare, ove possibile, l’ambiente, a vantaggio dei bambini e delle stesse insegnanti. I volontari sono stati ricevuti nel villaggio di M’Bonuà con una grande festa alla quale hanno partecipato numerose autorità del villaggio e dei villaggi vicini. Senz’altro una scuola materna nuova e funzionante rappresenta per loro una grande occasione per i bambini e un motivo d’orgoglio per tutto il borgo.
Ci sono molte cose a cui pensare e che vanno valutate direttamente sul posto. Ad esempio occorrerà costruire una sorta di recinzione tutto intorno alla scuola, per proteggere i bambini ed evitare al tempo stesso che si allontanino, così come è necessario trovare un luogo adatto per dare un sede africana all’associazione di Plodio, un luogo dove conservare documenti, arredi o medicinali raccolti dall’associazione.
I volontari quest’anno si sono resi conto che insieme alle scuole materne la protezione dell’infanzia si può fare soprattutto mediante la divulgazione delle conoscenze sanitarie di base e una minima disponibilità di farmaci e prodotti di medicazione. Basta una ferita trascurata per subire i gravi danni di una infezione, spesso fino alle più tragiche conseguenze. Occorre allora dare innanzi tutto ai bambini e ai loro famigliari le informazioni di igiene e tutela dalle infezioni per poi passare alla disinfezione e medicazione delle ferite, fino alla profilassi antibiotica. Ma molte sono le malattie che la povertà si porta appresso. Per questi motivi l’associazione “Luca è con noi” intende progettare, per il futuro prossimo, una serie di interventi di tipo sanitario, mirati a intervenire nelle emergenze e a diffondere le conoscenze sanitarie di base per facilitare futuri interventi.
Con questo viaggio si sono rinsaldate le vecchie amicizie con il collaboratore “storico” dell’associazione e si è potuto prendere contatti con altre persone ivoriane che collaboreranno con l’associazione nella realizzazione dei progetti. È importante fare in modo che ogni azione intrapresa sia il frutto di un accordo tra i volontari italiani e quelli ivoriani: non si tratta di imporre dei progetti ma di fare insieme, collaborare, mettersi al loro fianco ed aiutarli per fare in modo che l’infanzia abbia diritto alla serenità, alla salute, all’istruzione, al cibo e alla famiglia. Da alcuni mesi in Costa d’Avorio si è fermata la guerriglia che aveva causato tanto dolore all’interno della stessa popolazione civile. È il momento di lavorare per la pace, cominciando proprio dai bambini, vera speranza e vera occasione di civiltà in un paese reso povero ma dignitoso e bellissimo.

martedì 22 gennaio 2008

novità e conoscenze


Prima di tutto i Nostri Cari Eroi sono arrivati in Africa e stanno bene. Siamo in attesa di notizie. L’ultimo sms è arrivato ieri sera 21 gennaio alle ore 19,00 circa. Diceva che erano appena sbarcati a Casablanca.

Ieri sera chi scrive è stato invitato dall’Unitre di Vado Ligure ad assistere alla presentazione del libro: “In strada. I bambini non sono problema ma soluzione” ed. Esperienze, Fossano (CN) 2007. Presentava l’autore stesso, ovvero padre Renato Chiera.
Esperienza memorabile per molti versi. P. Chiera è instancabile, entusiasta, propositivo. Ascolta tutti, dà retta a tutti, propone qualcosa a tutti. Poi quando ti racconta della sua esperienza diretta nelle favelas di Rio capisci anche cosa lo spinge, dove trova l’energia.
Racconta di droga, armi, prostituzione e pedofilia (e spesso i pedofili sono europei “per bene”). Racconta degli “squadroni della morte” che “risolvono” il problema dei “meninios de rua” a loro modo: uccidendoli. E questo è possibile poiché questi bambini non risultano da nessuna parte, non hanno un nome o un documento (3000 morti ammazzati in 6 mesi) e racconta del terribile contrasto tra questa povertà estrema e la ricchezza sfavillante ad un passo, e la paura dei ricchi d’esser derubati, rapiti, uccisi.

E dice ancora una cosa, ancor più terribile: vede i segni di questo degrado anche qui da noi. Dice P. Chiera: “Se non impariamo e non insegnamo ad amare non c’è nessuna soluzione”.

Pensiamoci.

domenica 13 gennaio 2008

Riusciranno i nostri eroi...?


I nostri eroi, appunto, partiranno fra breve per il Gran Continente, desitnazione Abidjan, destinazione finale M’Bonuà, per raggiungere il luogo ove è stata edificata (dal villaggio e da noi) la scuola materna. La Nostra Associazione funziona così: abbiamo detto a tutti quelli che hanno voluto contribuire che avremmo fatto questo, questo e quest’altro. Abbiamo dato disposizioni ai referenti amici africani di farlo e i mezzi necessari. Ora andiamo sul posto a fare una visitina, un controllo amichevole, vogliamo vedere per raccontarvi che quello che avete voluto destinare alla Nostra Associazione è andato esattamente a finire dove avevamo detto, con quante difficoltà, con quali limiti. Potremmo anche raccontarvi di quel che NON siamo risuciti a fare e soprattutto il perché.
Non tutti gli amici, i membri del direttivo andranno in Africa. Anzi, solo il nucleo dei “puri e duri” andranno, per conto di tutti, saranno gli occhi, le orecchie e la lingua dell’Associazione in Africa. Torneranno e racconteranno tutto. Faremo un incontro pubblico dove mostreremo foto, parleremo di progetti e ci feliciteremo del piccolo, umile e utilissimo lavoro svolto fino ad oggi.
Ah! Ricordiamo che tutti i fondi vengono impiegati in progetti solidali. Non si ammettono rimborsi spese o dipendenti. Il viaggio in Africa è completamente a carico del viaggiatore.

sabato 5 gennaio 2008

Continuano le buone notizie!!


Continuano le buone notizie dalla Costa d’Avorio.
Questo ci va piacere al quadrato, perché prima di tutto è una buona cosa che ci sia la pace e poi perché i “nostri eroi”, volontari dell’associazione “Luca è con noi” tra non molti giorni partiranno per una missione di accordo, verifica e progettazione di nuovi interventi.

Dal sito: http://www.oecumene.radiovaticana.org/it1/Articolo.asp?c=177697

ABIDJAN, 3 gen 08 - “La pace totale è possibile in Costa d’Avorio. Ora dovete aiutarci a realizzarla pienamente”. Lo ha detto, rivolgendosi ai rappresentanti delle forze armate, mons. Jean-Pierre Kutwa, arcivescovo di Abidjan, durante la tradizionale messa per la Giornata Mondiale della Pace celebrata nella cattedrale cittadina di San Paolo. “Ora il cammino per la pace passa attraverso il disarmo e l’organizzazione di elezioni libere e trasparenti”, ha proseguito il presule, ricordando che grazie agli accordi di Ouagadougou firmati il 4 marzo scorso tra il presidente Laurent Ggbagbo e l’ex capo ribelle Guillaume Soro, si è lasciato alle spalle uno stato di belligeranza che aveva diviso il paese per cinque anni: “Le oscure prospettive del passato – ha ancora detto l’arcivescovo – sembrano dissiparsi per far posto a un nuovo orizzonte di speranze”. Ufficialmente, il processo di disarmo degli ex-combattenti è iniziato il 22 dicembre scorso, mentre le elezioni dovrebbero tenersi entro giugno del 2008. Durante la Messa, mons. Kutwa ha sottolineato che nel Paese, il peggio era stato evitato anche grazie al dialogo interreligioso, sempre rivolto alla ricerca della pace. Nella cattedrale era presente, tra gli altri, il capo islamico Idriss Koudous, presidente del Consiglio nazionale degli imam.