martedì 22 gennaio 2008

novità e conoscenze


Prima di tutto i Nostri Cari Eroi sono arrivati in Africa e stanno bene. Siamo in attesa di notizie. L’ultimo sms è arrivato ieri sera 21 gennaio alle ore 19,00 circa. Diceva che erano appena sbarcati a Casablanca.

Ieri sera chi scrive è stato invitato dall’Unitre di Vado Ligure ad assistere alla presentazione del libro: “In strada. I bambini non sono problema ma soluzione” ed. Esperienze, Fossano (CN) 2007. Presentava l’autore stesso, ovvero padre Renato Chiera.
Esperienza memorabile per molti versi. P. Chiera è instancabile, entusiasta, propositivo. Ascolta tutti, dà retta a tutti, propone qualcosa a tutti. Poi quando ti racconta della sua esperienza diretta nelle favelas di Rio capisci anche cosa lo spinge, dove trova l’energia.
Racconta di droga, armi, prostituzione e pedofilia (e spesso i pedofili sono europei “per bene”). Racconta degli “squadroni della morte” che “risolvono” il problema dei “meninios de rua” a loro modo: uccidendoli. E questo è possibile poiché questi bambini non risultano da nessuna parte, non hanno un nome o un documento (3000 morti ammazzati in 6 mesi) e racconta del terribile contrasto tra questa povertà estrema e la ricchezza sfavillante ad un passo, e la paura dei ricchi d’esser derubati, rapiti, uccisi.

E dice ancora una cosa, ancor più terribile: vede i segni di questo degrado anche qui da noi. Dice P. Chiera: “Se non impariamo e non insegnamo ad amare non c’è nessuna soluzione”.

Pensiamoci.

domenica 13 gennaio 2008

Riusciranno i nostri eroi...?


I nostri eroi, appunto, partiranno fra breve per il Gran Continente, desitnazione Abidjan, destinazione finale M’Bonuà, per raggiungere il luogo ove è stata edificata (dal villaggio e da noi) la scuola materna. La Nostra Associazione funziona così: abbiamo detto a tutti quelli che hanno voluto contribuire che avremmo fatto questo, questo e quest’altro. Abbiamo dato disposizioni ai referenti amici africani di farlo e i mezzi necessari. Ora andiamo sul posto a fare una visitina, un controllo amichevole, vogliamo vedere per raccontarvi che quello che avete voluto destinare alla Nostra Associazione è andato esattamente a finire dove avevamo detto, con quante difficoltà, con quali limiti. Potremmo anche raccontarvi di quel che NON siamo risuciti a fare e soprattutto il perché.
Non tutti gli amici, i membri del direttivo andranno in Africa. Anzi, solo il nucleo dei “puri e duri” andranno, per conto di tutti, saranno gli occhi, le orecchie e la lingua dell’Associazione in Africa. Torneranno e racconteranno tutto. Faremo un incontro pubblico dove mostreremo foto, parleremo di progetti e ci feliciteremo del piccolo, umile e utilissimo lavoro svolto fino ad oggi.
Ah! Ricordiamo che tutti i fondi vengono impiegati in progetti solidali. Non si ammettono rimborsi spese o dipendenti. Il viaggio in Africa è completamente a carico del viaggiatore.

sabato 5 gennaio 2008

Continuano le buone notizie!!


Continuano le buone notizie dalla Costa d’Avorio.
Questo ci va piacere al quadrato, perché prima di tutto è una buona cosa che ci sia la pace e poi perché i “nostri eroi”, volontari dell’associazione “Luca è con noi” tra non molti giorni partiranno per una missione di accordo, verifica e progettazione di nuovi interventi.

Dal sito: http://www.oecumene.radiovaticana.org/it1/Articolo.asp?c=177697

ABIDJAN, 3 gen 08 - “La pace totale è possibile in Costa d’Avorio. Ora dovete aiutarci a realizzarla pienamente”. Lo ha detto, rivolgendosi ai rappresentanti delle forze armate, mons. Jean-Pierre Kutwa, arcivescovo di Abidjan, durante la tradizionale messa per la Giornata Mondiale della Pace celebrata nella cattedrale cittadina di San Paolo. “Ora il cammino per la pace passa attraverso il disarmo e l’organizzazione di elezioni libere e trasparenti”, ha proseguito il presule, ricordando che grazie agli accordi di Ouagadougou firmati il 4 marzo scorso tra il presidente Laurent Ggbagbo e l’ex capo ribelle Guillaume Soro, si è lasciato alle spalle uno stato di belligeranza che aveva diviso il paese per cinque anni: “Le oscure prospettive del passato – ha ancora detto l’arcivescovo – sembrano dissiparsi per far posto a un nuovo orizzonte di speranze”. Ufficialmente, il processo di disarmo degli ex-combattenti è iniziato il 22 dicembre scorso, mentre le elezioni dovrebbero tenersi entro giugno del 2008. Durante la Messa, mons. Kutwa ha sottolineato che nel Paese, il peggio era stato evitato anche grazie al dialogo interreligioso, sempre rivolto alla ricerca della pace. Nella cattedrale era presente, tra gli altri, il capo islamico Idriss Koudous, presidente del Consiglio nazionale degli imam.