domenica 18 novembre 2007

Paura a far del bene


Ho parlato con una persona anziana. Le ho spiegato le attività dell’associazione e lei mi ha dato un’offerta, un po’ di soldi. Conosco questa signora e so che quei soldi per lei valgono molto, vive della pensione, come molte altre persone.
Siccome l’offerta copriva la metà (circa) di una adozione internazionale le ho proposto di fare una adozione, di dedicare una cifra ad una persona in particolare, ad un bambino, una faccia, un nome, una fotografia. Mi ha detto di no, mi ha detto che quando potrà continuerà a fare qualche offerta, ma non vuole adottare nessuno. Perché? Le ho chiesto. Perché sono troppo vecchia, perché non so se è il caso… Scuse vaghe, poco comprensibili. Non è una questione di soldi: sono proprio pochi quelli che non riescono a mettere da parte 10 euro al mese. È il legame che mette in imbarazzo queste persone: prendere un impegno del genere gli sembra gravoso, vincolante, totalizzante. Anche a livello sentimentale, avvertono un trasporto particolare verso qualunque foto di un bambino, avere un legame di qualunque tipo, con quel bambino, li farebbe addirittura soffrire.
Però… però anziché pensare ai sentimenti, ai vincoli, all’imbarazzo che provano queste persone, se pensassero a quello che si può fare per aiutare un bambino sarebbe molto meglio…
E poi che paura vuoi mai avere? Paura a fare del bene?

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