venerdì 28 settembre 2007

Dal nostro inviato...


Ha scritto un'email, il nostro caro amico ivoriano. Lui è la nostra emanzione sul posto, quello che ci conosce, e noi lo conosciamo abbastanza bene da prestargli ascolto. A lui è piaciuto il nostro modo di lavorare, il nostro modo rispettare la sua gente: vorremmo aiutarli mettendoci al loro fianco, non davanti a tirare o dietro a spingere. Loro sono contadini? Ebbene, anche noi lo siamo, lo siamo stati o ne siamo figli. Sappiamo anche noi la fatica e la fame: ce l'hanno raccontata, per fortuna. Sappiamo l'ignoranza, che è una brutta malattia, che va curata: i nostri avi lo erano. Per motivi complessi che non sappiamo spiegare bene noi, qui, ci siamo ritrovati nella parte fortunata. E' andata così. Sarebbe bello che non ci fossero parti fortunate o sfortunate.

Comunque: il nostro amico ha scritto che la scuola materna di M'Bonuà è arrivata al tetto. Questa storia è iniziata tempo fa. Il direttivo ne ha parlato, ragionato e discusso. S'era trovato il sito, il terreno, perfino le maestre. Ma mancavano i soldi, almeno tutti i soldi. Pazienza, ci siamo detti, arriveranno pian piano. Un mattone alla volta: ci vorrano anni, forse. E invece no. Una signora ha deciso di devolvere una certa parte della sua eredità proprio per "Luca è con noi" e proprio per costruire una scuola materna in Costa d'Avorio.

Sapevamo, per sentito dire, che anche avendo i soldi, le cose in Africa procedono lentamente: mesi e mesi ad aspettare mattoni e materiali.

Evabbè, anche coi soldi ci vorrà tempo... Non c'è problema. In primavera sono partiti i lavori. Tutti noi pensavamo: "Se tutto andrà proprio bene i primi bambini entreranno a novembre del 2008, ci vuole tempo..."


Ora l'amico ivoriano ci scrive che la scuola è al tetto (notizia di un mese fa) e per la fine di ottobre si cominciano le lezioni. Con solo UN ANNO DI ANTICIPO sui nostri programmi più rosei.


150 bambini ad imparare i rudimenti dello scrivere, del disegnare, a giocare. Assistiti da maestre locali, nel loro ambiente, vicino alle loro famiglie. Imparate presto a volare, passerotti, e costruitevi da voi il vostro futuro!!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Sono buone notizie, danno speranza.
Una scuola materna non toglie la fame, non era meglio, con tutto il rispetto, fare un mensa?

Ciccio

Anonimo ha detto...

Il problema è complicato. Fare una mensa non risolve il problema sulla distanza. Una mensa serve dove ci sono popolazioni in gravissime condizioni. In Costa d'Avorio c'è da ricostruire, non si deve regalare niente. Una scuola è un progetto molto più duraturo (anche come risultati) che una mensa. E per ora, fortunatamente, non è la cosa che manca di più.

F.to il gestore del sito