giovedì 27 dicembre 2007

Una serata a Cengio


Seppure in ritardo raccontiamo brevemente la serata del 19 dicembre.

Mario Cavatore, scrittore, ha pubblicato “Il seminatore” e, più recentemente “L’africano” entrambi per Einaudi. Dato che si tratta di pesona gentile e disponibile siamo riusciti a farlo venire a Cengio, dove altre persone gentili e disponibili hanno potuto ospitarlo per la serata.
L’associazione “Luca è con noi” ha patrocinato l’evento: parlando di Africa non potevamo non sfruttare l’occasione…
Hanno introdotto il libro Davide Montino e Franco Icardi, due “vecchie” conoscenze dell’associazione. Mario Cavatore ha raccontato qualcosa della sua esperienza personale in Africa. Il suo romanzo racconta di un piemontese avventuriero che, dopo aver viaggiato e fatto il soldato in varie parti d’Africa, si ferma in Rwanda, convinto di mettere radici. Ma non ha fatto i conti con il terribile genocidio dei Tutsi perpetrato dagli Hutu. Un romanzo ancorato a fatti realmente avvenuti.
Il pubblico attento ha gradito la presentazione, al termine sono state fatte alcune domande.
L’associazione era presente con un piccolo banchetto in cui si potevano acquistare le palline per l’albero di Natale (per i ritardatari…).
E così lo scrittore ha venduto qualche libro (riservando una quota per l’associazione –Grazie Mario!-), l’associazione s’è fatta conoscere e ha venduto qualche oggetto, e gli amici di Cengio hanno dimostrato di avere una marcia in più… Grazie a tutti.

Mario mi ha anche detto una cosa che merita qui riportare: il segreto per risolvere tutti i problemi dell’Africa.
E’ semplicissimo: basterebbe che tutti, ma proprio tutti lasciassero l’Africa da sola, come è sempre stato nei tempi passati. Non imprese, non banche, non coltivazioni intensive, non sfruttamento delle risorse locali. Probabilmente tutto “girerebbe” più lentamente che da noi, in Europa o in America, o in certi paesi asiatici, ma “grirerebbe” forse ad una velocità persino più giusta per l’essere umano.
Nell’attesa che le mani più rapaci si allontanino dall’Africa noi continuiamo a fare il nostro piccolissimo lavoro.

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