sabato 11 ottobre 2008
Senza parole..
“Dio di Misericordia / Il tuo bel paradiso / L’hai fatto soprattutto / Per chi non ha sorriso / Per quelli che han vissuto / Con la coscienza pura / L’inferno esiste solo / Per chi ne ha paura”
F. De Andrè, “Preghiera in gennaio”.
Accade a volte che ci si occupi di questioni legati ai poveri, agli ultimi, ai diseredati, non sentendo più il dolore immane che ci dovrebbe colpire.
Accade, poiché questo lavoro di volontariato è fatto con genuina passione da tutti coloro che s’impegnano, ognuno secondo le sue possibilità, le sue attitudini, il suo tempo libero, per fare qualcosa per alleviare appena qualche voce di questo dolore immenso.
Eppure ci capita di essere felici, di essere gioiosi. E lo sappiamo che, rispetto ai problemi che ci sono, non diciamo in Africa, neppure in Costa d’Avorio, diciamo anche sono in un singolo villaggio, non si è ancora risolto niente. Siamo per strada, questo si. Le cose cominciano a funzionare, molti bambini vanno a scuola, alcune maestre portano a casa uno stipendio, alcuni genitori vedono i loro bimbi imparare a tenere in mano un gessetto, a stare seduti ad un banco, a disegnare. Altri hanno avuto occhiali, apparecchi acustici, operazioni chirurgiche.
E comunque noi tutti dell’associazione non possiamo che essere contenti, gioiosi, soddisfatti per una notizia arrivata da pochi giorni, è ufficiale, possiamo dirlo: vengono a trovarci i nostri tre referenti ivoriani: Martha, Sebastien e Thomas.
L’associazione non avrebbe mai potuto pensare di pagare loro il biglietto, sarebbe contro ai nostri stessi principi: non si possono chiedere fondi per una cosa del genere, così come i volontari che vanno in Africa si pagano viaggio e permanenza.
Fortunatamente i nostri 3 amici sono parte di una comunità che produce e trasforma la manioca, una comunità formata da contadini, trasformatori e commercianti: uomini e donne, lavoratori e lavoratrici. Verranno, seguiranno i lavori del convegno internazionale di “Terra Madre” a Torino e poi verranno a trovarci a Plodio. Abbiamo un sacco di cose da mostrare a loro. Dal 27 al 30 ottobre saremo impegnatissimi per far loro visitare un sacco di posti e conoscere un sacco di gente: tutori dei bambini, le autorità (ci sarà Bertolotto a far gli onori di casa mercoledì 29, con l’assessore regionale Boffa), il 30 incontreranno il consiglio comunale dei ragazzi di Cengio. Vorremmo fargli assaggiare le caldarroste e poi… E poi un sacco di cose che non so proprio come faremo noi a metterle in pratica e loro a resistere…
Però siamo felici, cosa volete farci? È così, occuparsi degli altri dà delle grandissime soddisfazioni.
Altro che giocare in borsa!!!
Cosa aspettate a venirci ad aiutare?
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